Il 18 marzo la Francia ha ratificato il Protocollo Opzionale del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (ICESCR). In tal modo, il governo francese si è allineato a Belgio, Finlandia, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Spagna e Slovacchia – i paesi europei che avevano già ratificato la convenzione. Perfino in paesi come il Mali e le Maldive ai cittadini sono state offerte prospettive di azioni per difendere i loro diritti economici, sociali e culturali attraverso singole denunce presentate al Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali.
L'Olanda resta indietro
Il governo olandese sta analizzando la ratificazione da anni. Una mozione proposta dal membro del Senato Tineke Strik del 18 marzo 2014 – firmata da pressoché tutti i principali partiti politici ma rimasta in Senato in attesa di valutazione da parte dell'ex ministro della sicurezza e giustizia, Ivo Opstelten – chiede al governo di velocizzare la sua decisione di ratificare il Protocollo Opzionale dell' ICESCR. Il documento sui diritti umani “Rispetto e diritti per tutti” del giugno 2013 riportava l'analisi dell'impatto della ratifica in tempi brevi.
A più di un anno dalla mozione Strik, però, il governo non ha ancora messo a punto una risposta concreta o una tabella di marcia. Il rapporto d'inchiesta sulla ratifica del protocollo da parte del Netherlands Institute of Human Rights, commissionato dal Ministero dell'Istruzione, Cultura e Scienza, era stato inviato dal governo alla Camera dei Rappresentanti senza alcuna ulteriore spiegazione.
Questo è strano perché – e questo argomento è stato riportato dal Netherlands Institute for Human Rights anche durante il primo Dialogo sui Diritti Umani presso la Camera dei Rappresentanti il 26 gennaio 2015 – alla luce del decentramento previsto dalla Legge sui Giovani, dalla Legge sulla Partecipazione e dalla Legge sul Sostegno Sociale, la ratificazione diventa semplicemente ancora più logica e importante in questo momento. In tal modo, ai cittadini sarebbe davvero offerta la possibilità di avere un controllo sui servizi del welfare locale.
Il Comitato Olandese di Giuristi per i Diritti Umani chiede quindi al governo olandese di ratificare il Protocollo Opzionale dell'ICESCR.