Il 4 luglio 2017 un gruppo di parlamentari ha presentato al Parlamento Bulgaro una bozza di modifica all'Ordinamento Giudiziario. Tra le varie modifiche alla legislazione esistente, ci sono le disposizioni che restringono la possibilità di ottenere finanziamenti per le organizzazioni professionali di magistrati – giudici, procuratori e inquirenti, oltre che dei funzionari dei tribunali.
Finanziamenti dall'estero
In base al disegno di legge, queste associazioni potranno ricevere solo quote di adesione, contributi immobiliari e donazioni da parte dei membri. Qualunque altro finanziamento o donazione di proprietà in qualunque forma sarebbero proibiti.
In base all'emendamento, giudici, procuratori e inquirenti potranno essere coinvolti in attività scientifiche o di formazione solo quando “non siano finanziate esclusivamente da uno stato estero o da un cittadino straniero”.
L'interpretazione delle disposizioni restrittive è così ampia che non consente il finanziamento di organizzazioni professionali, né consente ai magistrati di partecipare ad attività scientifiche o di formazione anche quando il finanziamento proviene da istituzioni dell'Unione Europea, del Consiglio d'Europa o delle Nazioni Unite, nonostante il fatto che la Repubblica di Bulgaria abbia volontariamente aderito a tali organismi internazionali.
Tutti questi vengono infatti considerati come “soggetti stranieri”. Al momento, le organizzazioni di magistrati non sono finanziate dallo stato e le nuove disposizioni vieteranno il finanziamento attraverso programmi europei, sebbene lo stato riceva fondi da questi programmi.
Testo vago
Nell'allegato, le motivazioni di questo emendamento sono descritte in maniera vaga. Fanno riferimento alle esigenze di garantire “l'indipendenza”, “l'autonomia da eventuali interferenze esterne” e il “vantaggio pubblico”.
Resta poco chiaro, tuttavia, a che tipo di indipendenza si faccia riferimento, da quali “interferenze esterne” ci si dovrebbe difendere, a che tipo di organizzazioni di magistrati si applicherebbe il divieto e quale vantaggio pubblico si ricaverebbe.
E' ben noto come garantire l'autonomia della formazione professionale sia un aspetto importante dell'indipendenza dei giudici.
L'inserimento di queste disposizioni restrittive nell'Ordinamento Giudiziario è ingiustificato e i motivi per farlo sono totalmente indifendibili. Senza dubbio, comporterà la limitazione del diritto dei magistrati ad associarsi in maniera discriminatoria, l'indebolimento delle loro organizzazioni e, di conseguenza, la voce di queste comunità professionali risulterà depotenziata.
Anche la legge attuale prevede varie limitazioni alle possibilità dei magistrati di occupare certe posizioni, aderire a certe organizzazioni e società commerciali e di prender parte ad attività a scopo di lucro. Alcune, anche se non tutte, sono giustificate, poiché relazioni formali di questo tipo possono creare conflitti di interesse e indebolire l'indipendenza dei magistrati nell'esercizio delle loro funzioni.
Tuttavia, il finanziamento di organizzazioni professionali non incide in alcun modo sul rispetto della legge da parte dei loro membri. L'obiettivo del finanziamento è di rafforzare tali organizzazioni per proteggere gli interessi professionali dei magistrati – per questo sono state create.
Opposizione delle ONG
Oltre 20 ONG si sono schierate contro l'approvazione di queste misure restrittive e sollecitano i parlamentari a votare contro per respingerle.
La capacità delle organizzazioni no profit di raccogliere fondi è parte integrante del diritto alla libertà di associarsi.
Il disegno di legge introduce limiti al diritto dei magistrati di associarsi in maniera discriminatoria perché tali limiti non esistono nei confronti di nessuna'altra organizzazione professionale in Bulgaria.