Ungheria, Spagna e ora Polonia: un numero sempre maggiore di governi europei tiene poco conto dei valori fondamentali della democrazia, dello stato di diritto e dei diritti fondamentali.
L'Unione Europea sta reagendo, ma lentamente. La Commissione Europea ha messo a punto una norma di legge “quadro” che è stata appena attivata per la prima volta. Il Consiglio sta sperimentando un “dibattito” sullo stato di diritto, ma si sta muovendo con cautela.
Il Parlamento Europeo vuole una nuova procedura che preveda
sanzioni per monitorare sistematicamente l'applicazione dei diritti
da parte degli stati membri UE. Al momento il Parlamento sta
lavorando ad un rapporto richiesto formalmente dalla Commissione per
proporre una legge in tal senso. Ma la Commissione non è interessata
a creare un nuovo meccanismo ed è improbabile che gli stati membri
approvino un controllo maggiore da parte dell'UE.
Se la
Commissione si rifiuterà di creare un nuovo meccanismo, allora il
Parlamento dovrà agire da solo. In questo documento, i membri della
European Liberties Platform indicano come il Parlamento può
utilizzare i suoi poteri e prerogative per creare un dialogo
interparlamentare sui diritti in maniera diretta con i parlamenti
nazionali, per contribuire a proteggere i valori fondamentali
dell'UE.