I documenti pubblicati dall’organismo di monitoraggio hanno rivelato che è stato lo stesso Primo Ministro Viktor Orbán ad avviare le indagini.
L’indagine ha fatto sì che oltre 50 organizzazioni non governative che operano nel rispetto della legge siano state trascinate nel fango senza un motivo legittimo. Alla fine, nessuna di loro è stata ritenuta colpevole.
In almeno un caso il tribunale ha ammesso che i procedimenti sono stati ingiustificati e illegittimi.
Secondo HCLU, il fatto che il primo ministro stesso abbia deciso di perseguire le ONG non fa che rinforzare l’idea che si sia trattato di un attacco politico alle organizzazioni civili.
Ulteriori questioni sono sollevate dal fatto che Viktor Orbán ha negato in un’intervista di aver detto ad un giornale tedesco di essere a conoscenza di procedimenti pubblici contro una delle ONG coinvolte.