Technologie e Diritti

Il tribunale belga conferma il diritto di pubblicare immagini di agenti di polizia

Il Tribunale di primo grado di Bruxelles si è pronunciato a favore degli organizzatori della mostra fotografica "Don't Shoot", riconoscendo il diritto di pubblicare fotografie senza oscuramenti degli agenti di polizia che agiscono in spazi pubblici.

by Camille Van Durme
Image: DON’T SHOOT exhibition

La Lega dei Diritti Umani (LDH), ZinTV, il Collettivo Krasnyi e Frédéric Moreau de Bellaing (fotografo), hanno organizzato lo scorso novembre la prima edizione di "DON'T SHOOT", una mostra fotografica collettiva con finalità artistiche ed educative.

La mostra espone le foto della polizia che agisce contro le manifestazioni dei migranti e dei cittadini

Le fotografie mostrano la polizia che agisce in spazi pubblici contro i migranti, le manifestazioni sociali e i cittadini organizzati, con l'obiettivo di riportare come sia stato violato il diritto alla libertà di espressione e di riunione. La mostra propone inoltre di avviare un dibattito su questa importante questione.

La polizia avvia un'azione legale

Nel mese di ottobre, il distretto di polizia di Bruxelles e quattro dei suoi membri (che si sono riconosciuti in alcune fotografie esposte nell'ambito della mostra) hanno avviato un'azione legale contro le tre associazioni. Gli agenti di polizia hanno sostenuto che la mostra costituiva una violazione del loro diritto alla privacy, al controllo della loro immagine e del loro diritto all'onore e alla reputazione, in quanto possono essere riconosciuti nelle fotografie che mostrano l'esercizio delle loro funzioni ufficiali in uno spazio pubblico.

Il tribunale di Bruxelles stabilisce che la privacy degli agenti di polizia non è stata violata

Il 24 ottobre, il Tribunale di primo grado di Bruxelles ha deciso che non vi era alcuna giustificazione per vietare l'esposizione di fotografie (non pixelate) che ritraggono agenti di polizia in servizio. Questa decisione è un sollievo e una vittoria per gli organizzatori della mostra e una grande vittoria per la libertà di informazione di tutti i giornalisti e cittadini belgi.

La Corte riconosce la rilevanza delle azioni di polizia sulla società

Nella sua sentenza, la Corte ha riconosciuto le finalità giornalistiche e formative della mostra, nonché il significato dei temi trattati: la denuncia della brutalità della polizia, che è una questione di pubblico interesse. Il tribunale ha stabilito che gli agenti di polizia sono considerati persone pubbliche che danno il tacito consenso alla ripresa delle loro immagini a scopo informativo. Di conseguenza, le fotografie degli agenti di polizia presenti nella mostra non costituivano un'interferenza sproporzionata con i loro diritti. Il tribunale ha inoltre sottolineato che i media fungono da custode quando riflettono la realtà delle azioni di polizia.

Gli organizzatori della mostra devono risarcire i danni per i testi che hanno danneggiato la reputazione di alcuni agenti

Tuttavia, la Corte ha stabilito che gli organizzatori debbano risarcire due dei quattro agenti di polizia, affermando che le descrizioni delle fotografie hanno compromesso la loro reputazione. Dal momento che non sono stati gli organizzatori a scrivere queste didascalie, stanno valutando di appellarsi contro questa decisione.

In ogni caso, la Corte ha confermato il diritto di pubblicare immagini non oscurate di agenti di polizia che svolgono le loro funzioni ufficiali in spazi pubblici. Gli organizzatori sono determinati a continuare ad esporre la mostra "DON'T SHOOT" per aprire un dibattito su questo tema di interesse pubblico. La prossima mostra si terrà al Festival di Mimouna, dal 30 novembre al 1° dicembre 2019, presso l'ex stazione ferroviaria Josaphat di Schaerbeek.

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