"We are a welcoming Europe, let us help!" (nella versione italiana 'Welcoming Europe: per un’Europa che accoglie') è il nome della prima Iniziativa dei Cittadini Europei per un'Europa accogliente. E' stata lanciata il 19 aprile.
Supportata da molte organizzazioni, tra cui la Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili, membro di Liberties, questa iniziativa chiede di decriminalizzare la solidarietà, espandere i programmi di sponsorizzazione per i rifugiati e rafforzare i meccanismi di protezione dei diritti civili dei migranti.
Tutelare i richiedenti asilo
Dal 1990, oltre 34,000 migranti sono morti in mare nel tentativo di raggiungere l'Europa. Tuttavia, queste tragedie possono essere impedite se ai migranti vengono offerte delle soluzioni alternative e sicure per arrivare in Europa.
E' questo l'obiettivo di Welcoming Europe, che mira a creare vie di ingresso sicure – che siano complementari ai programmi di ricollocazione nazionali – verso quei paesi che intendano accogliere migranti.
Come funziona?
Nel creare canali di ingresso sicuri, i programmi di sponsorizzazione sono fondamentali. Funzionano in questo modo: i richiedenti asilo e i rifugiati che beneficiano di questi programmi, con il sostegno di sponsor privati (comunità, società civile, organizzazioni volontarie, associazioni religiose, organizzazioni non governative, aziende private, famiglie), ottengono dei visti di ingresso. In questo modo, si impedisce che diventino facile preda di trafficanti e possono raggiungere l'Europa in maniera legale e sicura. Una volta arrivati in Europa, saranno sostenuti da sponsor privati, che si faranno carico della loro permanenza e integrazione nella società locale.
Occorre sottolineare che questi programmi vanno ad aggiungersi, e non a rimpiazzare, i programmi di ricollocazione nazionale, per esempio il trasferimento di rifugiati, già riconosciuto dall'UNHCR, da un paese di accoglienza a un altro che ha acconsentito ad accoglierli e a concedere loro un permesso permanente.
Un modello che funziona
In Canada, dove i programmi di sponsorizzazione esistono da oltre 40 anni, questo modello ha consentito alla società civile di accogliere oltre 300,000 rifugiati negli anni. In Europa, tuttavia, questi programmi hanno iniziato a diventare più popolari solo di recente – e l'Italia costituisce uno degli modelli più stimolanti.
Infatti, nel 2016 alcune organizzazioni religiose italiane (Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Chiese valdesi e metodiste, Caritas Italiana, Fondazione Migrantes e Conferenza Episcopale Italiana) hanno iniziato ad aprire corridoi umanitari dal Libano e, in seguito, dall'Etiopia.
Se questa iniziativa è stata resa possibile grazie agli accordi con il governo italiano, questi corridoi sono stati interamente finanziati con fondi privati e hanno consentito ad oltre 2,000 richiedenti asilo di raggiungere l'Italia in maniera sicura e di essere inclusi tra i processi di integrazione dalle comunità che hanno fatto da sponsor. I positivi risultati raggiunti in Italia hanno spinto organizzazioni religiose in Francia e in Belgio ad avviare progetti analoghi a quelli italiani.
Cosa chiede Welcoming Europe
La società civile può contribuire in maniera efficace nell'individuare canali di ingresso sicuri che siano alternativi ai programmi di ricollocazione nazionali. Inoltre, la società civile svolge un ruolo importante nel facilitare l'integrazione locale dei rifugiati appena arrivati, grazie al sostegno e alla mobilitazione della comunità, delle associazioni religiose, delle ONG, delle aziende private e delle famiglie dei rifugiati ricollocati.
Per sostenere i programmi di sponsorizzazione privati della società civile e per far sì che sempre più cittadini e associazioni possano essere in grado di accogliere, Welcoming Europe chiede alla Commissione Europea di modificare il Regolamento UE 516/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa e di attivare un nuovo programma di finanziamento nell'ambito dell'Asylum, Migration and Integration Fund (AMIF), per sostenere i programmi di sponsorizzazione comunitaria privati.