Il Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura (CPT) ha pubblicato il report che sintetizza le osservazioni realizzate durante la sua nona visita in Bulgaria. Il report presta particolare attenzione al trattamento delle persone fermate dalla polizia e ai minori negli istituti penitenziari, così come alle condizioni di detenzione e al servizio sanitario nelle carceri.
La stragrande maggioranza delle raccomandazioni di lunga data del comitato, alcune delle quali risalenti alla prima visita periodica in Bulgaria nel 1995, restano inattuate. Queste includono raccomandazioni sui maltrattamenti (sia nel contesto delle caserme di polizia che delle carceri), la violenza tra detenuti, il sovraffollamento, le condizioni materiali di detenzione nelle carceri giudiziarie e penali, il servizio sanitario in carcere e il personale, così come la disciplina, l'isolamento e la mancanza di contatti con il mondo esterno. In alcuni casi, la situazione è peggiorata rispetto alle visite che il comitato ha svolto nel 2010 e nel 2012.
Il report completo è disponibile qui.
Il Bulgarian Helsinki Committee ricorda la sentenza pilota emessa dalla Corte Europea dei Diritti Umani solo pochi giorni prima dell'uscita del report del CPT. Essa riguarda il caso Neshkov et al. vs. Bulgaria e le condizioni inumane nelle prigioni bulgare.
Recenti scoperte da parte di BHC sulle pratiche di detenzione negli istituti di correzione per minori sono sintetizzate nel report “Bambini privati della libertà nell'Europa Centrale ed Orientale: tra retaggi e riforme.”