Il 26 maggio, il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici, sociali e culturali ha pubblicato le sue raccomandazioni per la Repubblica Ceca nel campo dei diritti umani, invitando i politici del paese a prestare particolare attenzione all'educazione. Ancora molte scuole primarie per alunni socialmente o fisicamente svantaggiati sono chiuse per le più svariate ragioni. Le istituzioni internazionali hanno evidenziato questa situazione, che è stata anche oggetto di attenzione da parte delle organizzazioni non-profit come la Lega dei diritti dell'uomo. Si tratta dunque di un problema strategico che il governo ceco ad affrontare.
Il Comitato delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per il fatto che i bambini con disabilità siano educati soprattutto in scuole speciali, nonostante le intenzioni dichiarate del governo ceco fossero quelle di integrarli nel sistema educativo tradizionale. I membri del comitato sono stati critici anche verso il fatto che lo Stato non fornisce assistenza sufficiente nemmeno ai bambini con disabilità attualmente inscritti in scuole ordinarie, ed ha esortato il Ministero dell'Istruzione ad accrescere l'apertura del sistema educativo per riflettere pienamente l'idea di educazione inclusiva.
Per far funzionare il sistema deve essere stanziata una quantità adeguata di risorse finanziarie e va garantita l'erogazione di tutte le misure di sostegno di cui bambini con disabilità possono avere bisogno per massimizzare il loro potenziale educativo. La commissione ha inoltre invitato il governo ceco a sancire esplicitamente, nella legge nazionale sull'educazione, l'integrazione scolastica come il modello centrale. La legge dovrebbe includere esplicitamente l'obbligo di garantire un sostegno adeguato a tutti i bambini con bisogni educativi speciali.
La Lega dei Diritti Umani ha da tempo additato alle organizzazioni internazionali ed al governo ceco la questione del collocamento dei bambini svantaggiati nelle scuole speciali e la segregazione di massa che persiste nelle scuole ceche. La Lega dei Diritti Umani ha inoltre evidenziato la buona pratica del rilascio del certificato di "scuola giusta" alle scuole che creano un ambiente equo e giusto per tutti i bambini. Dal 2009, 27 scuole hanno ottenuto questa certificazione.
La Lega sta cercando di dimostrare che la formazione congiunta di tutti i bambini nelle classi normali può funzionare, e può anche aiutare gli altri insegnanti e gli amministratori a superare le paure connesse con l'integrazione dei bambini svantaggiati. "Per esempio, una scuola elementare nella regione agricola di Karlovy Vary o la scuola elementare di Svitavy - Lačnov sono esempi come l'istruzione dovrebbe essere in società moderne, eterogenee ed aperte. Entrambe le scuole sono in grado, grazie alla qualità degli operatori e dei dirigenti, e agli enormi sforzi di tutto il personale docente, di offrire un approccio del tutto personalizzato a tutti i bambini, nonchè l'apertura e la permeabilità della scuola ed una comunicazione efficace con i genitori. Questi casi isolati, tuttavia, dovrebbe essere la norma verso la quale il Ministero dell'Istruzione deve tendere", ha detto Marek Zemský, un coordinatore di progetto per l'iniziativa "scuola giusta".