la Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) ha recentemente pubblicato il suo quarto rapporto sulla Romania con quasi 200 raccomandazioni. Secondo il documento, dall'ultimo rapporto del 2006, il paese ha compiuto dei progressi. Tuttavia, l'ECRI ritiene che sia necessario mettere in evidenza i problemi che persistono sulla discriminazione contro le minoranze religiose, sessuali e nazionali, sulla restituzione dei beni statali e sulle indagini aventi ad oggetto gli abusi della polizia.

Nello sviluppare le sue conclusioni, l'ECRI ha consultato, tra gli altri documenti, diverse relazioni dell'Associazione per i diritti umani in Romania, Comitato di Helsinki (APADOR-CH). L'ECRI ha fatto delle raccomandazioni che, per parecchi anni, sono state notevolmente sostenute dalla su indicata Associazione; tra queste:

- l'ECRI invita le autorità rumene a istituire un meccanismo indipendente per la gestione dei reclami contro la polizia. Ciò per affrontare, tra l'altro, le questioni di discriminazione razziale e per indagare sul motivo per cui nessuna denuncia è stata presentata contro agenti di polizia.

- l'ECRI raccomanda alle autorità rumene di modificare la legge e di monitorarne l'attuazione in modo da garantire che le persone decedute, appartenenti a tutte le confessioni religiose, gruppi e associazioni religiose, possano essere sepolte secondo la pratica del proprio rito religioso.

- l'ECRI invita le autorità rumene a dare un impulso decisivo per l'attuazione delle misure generali adottate per dare esecuzione alle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo che condannano la Romania. Inoltre, l'ECRI raccomanda che si sviluppino misure e programmi simili per le comunità che, nel frattempo, sono state colpite dalla violenza razzista contro i rom.

L'ECRI ha annunciato che intraprenderà un processo di monitoraggio provvisorio per tre delle sue raccomandazioni, al più tardi entro due anni dopo la pubblicazione di questo rapporto.

RACCOMANDAZIONI DI MONITORAGGIO PROVVISORIO

Le tre raccomandazioni specifiche, per le quali l'ECRI chiede alle autorità rumene di darvi prioritaria attuazione, sono:

- condurre una campagna per informare la gente sulla normativa penale in materia di lotta al razzismo ed inoltre, fornire informazioni alle vittime su quali siano le autorità competenti per ottenere assistenza e/o un risarcimento.

- sviluppare un sistema per raccogliere dati dettagliati sul l'attuazione delle norme di diritto penale previste per la lotta al razzismo e alla discriminazione razziale. Un tale sistema deve registrare il numero di indagini avviate dalla polizia, i casi presi in carico dal pubblico ministero, il numero di cause pendenti davanti ai giudici e le loro decisioni definitive, suddivise per anno e per norma penale di riferimento.

- assicurarsi che siano assegnati fondi adeguati e ridare un forte impulso alla strategia per migliorare la situazione dei Rom; assicurare un coordinamento tra i ministri; garantire che ci sia una responsabilizzazione che vada dalle autorità locali a quelle centrali nell'attuazione della strategia.

COSA È L'ECRI?

La Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza (ECRI) è stata creata dal Consiglio d'Europa. Si tratta di un organismo indipendente di difesa dei diritti dell'uomo, specializzato nelle questioni relative al razzismo e all'intolleranza. Esso, è composto da membri indipendenti e imparziali, nominati sulla base della loro autorità morale e della loro competenza nella lotta contro il razzismo, la xenofobia, l'antisemitismo e l'intolleranza.

Nel quadro delle attività previste dal suo statuto, l'ECRI conduce un monitoraggio paese per paese e analizza la situazione in ciascuno stato membro nel campo del razzismo e dell'intolleranza, redigendo suggerimenti e proposte per affrontare i problemi individuati.

Il monitoraggio dell'ECRI paese per paese tratta tutti gli stati membri del Consiglio d'Europa su un piano di parità. Il lavoro si svolge in cicli di cinque anni, coprendo 9/10 paesi ogni anno. I metodi di lavoro per la stesura dei rapporti coinvolgono analisi documentali, una visita nel Paese ed infine, un dialogo confidenziale con le autorità nazionali.

Il quarto dei rapporti di ogni paese si concentra sull'attuazione delle raccomandazioni e sulla valutazione delle misure adottate; esamina la misura in cui le principali raccomandazioni, contenute nelle precedenti relazioni dell'ECRI, sono state eseguite, comprendendo anche una valutazione delle politiche adottate e delle misure poste in essere.

Il rapporto dell'ECRI sulla Romania è disponibile in rumeno, in inglese e in francese.