Il mese scorso un uomo di Bucarest, rendendosi conto che la sua patente era scaduta, si è recato dalla polizia per rinnovarla. Ma i poliziotti hanno respinto la sua richiesta perché la foto sulla carta d'identità non rispecchiava la realtà: l'uomo si era fatto crescere la barba.
La barba o la patente
L'uomo è stato mandato via senza una nuova patente. La polizia gli ha detto che o doveva radersi per assomigliare alla fotografia, o farsi una nuova carta d'identità. Secondo la polizia, qualcuno addirittura si rade sul momento, con un rasoio messo a disposizione dall'istituzione.
Ma cosa accade se ci si annoia della barba dopo un paio di mesi? O se la si porta temporaneamente per motivi di salute o religiosi? O se si decide di tingersi o far crescere i capelli?
Queste domande non otterranno risposta dalla polizia, che è lì per eseguire degli ordini, non per discuterli. Nel caso in questione, l'uomo ha chiesto aiuto alle autorità di Bucarest e al difensore civico, ma ha ottenuto la stessa risposta da entrambi:
“... queste richieste non possono essere elaborate perché la tua fisionomia non corrisponde alla foto sulla tua carta d'identità e... è necessario un nuovo documento d'identità.”
Una barba cambia il tuo volto?
Non è la prima volta che questa questione viene sollevata. Sembra, comunque, che le autorità rumene siano le prime a rispondere così.
Lo stesso governo statunitense, noto per i suoi controlli di sicurezza draconiani, specialmente dopo l'11 settembre, ritiene che farsi crescere la barba o tagliarsi i capelli “non costituisca un cambiamento così rilevante” da rendere necessaria una nuova foto sul documento d'identità.
Ma in Romania, paese che dovrebbe essere molto meno paranoico in tema di sicurezza, occorre ottenere un nuovo documento “quando la fotografia sulla carta d'identità non corrisponde più alla fisionomia del suo possessore.”
Conformarsi o lottare
Il problema può avere due soluzioni: quella tradizionale – conformarsi alla norma, anche se assurda, o combattere fino alla fine – forse fino alla Corte Europea dei Diritti Umani.
Nel caso in questione, l'uomo inizialmente ha provato a sfidare il sistema, ritenendo che le autorità rumene stessero violando i suoi diritti fondamentali imponendo condizioni riguardanti il suo aspetto fisico per rilasciare un documento.
Secondo lui, la barba non cambiava il suo aspetto fisico a tal punto da rendere necessario un nuovo documento, soprattutto considerato che la carta d'identità era stata emessa solo due anni prima. Ma dopo circa un mese di petizioni e ricorsi, ha gettato la spugna e si è tagliato la barba.
E' un colino quello che hai in testa?
Questo, oggi, non dovrebbe essere necessario. La tecnologia per il riconoscimento facciale è così avanzata che può eseguire la scansione del volto umano e identificare con precisione le persone (addirittura due gemelli identici) attraverso la biometria – così come osservando l'iride. Secondo una fonte, la polizia rumena avrebbe accesso a tale tecnologia.
In Austria, un uomo si è addirittura visto riconoscere il diritto di indossare un colino in testa nella foto della sua carta d'identità, adducendo motivi religiosi. Eppure, ancora oggi, nonostante tutta la tecnologia a disposizione, i peli sul viso sono sufficienti a destabilizzare le autorità rumene.