I membri del Parlamento hanno discusso di recente un emendamento al disegno di legge del governo sulla schiavitù moderna – tutela che era stata rimossa dallo stesso governo nell'aprile 2012.
I vecchi visti per i Lavoratori Domestici d'Oltremare permettevano ai singoli di cambiare datore di lavoro (ma non il settore lavorativo) una volta raggiunto il Regno Unito, consentendo così loro di fuggire da situazioni di sfruttamento e abuso. Quel tipo di visto veniva descritto dal Comitato Ristretto degli Affari Interni come “la questione più importante per prevenire il lavoro forzato e il traffico di tali esseri umani,” ed è facile comprendere perché.
Le nuove caratteristiche dei visti introdotte nel 2012, tuttavia, hanno legato i lavoratori a datori di lavoro potenzialmente violenti. Questi permessi vincolati sono ben noti nei regimi con testimonianze vergognose sui diritti umani e sui diritti delle donne in particolare. Non sorprende che la ricerca dei fornitori di servizi mostri che i racconti di sfruttamento siano cresciuti tra coloro che sono stati sottoposto a questo sistema – con conseguente indebolimento dell'obiettivo di combattere la schiavitù moderna e la punizione dei colpevoli.
Il progetto di legge sulla Schiavitù Moderna dovrebbe essere considerato un'opportunità per ripristinare la tutela per questi gruppi estremamente vulnerabili. Consentire ai lavoratori domestici migranti di cambiare datore di lavoro e rinnovare il loro visto annualmente per motivi di lavoro, sarebbe un significativo passo in avanti per bandire la schiavitù dei nostri giorni, e darebbe l'opportunità alle persone di cercare giustizia senza il timore dell'espulsione.
Come riconosce la Commissione Congiunta sul progetto di legge sulla Schiavitù Moderna, la svolta politica del 2012 ha soltanto “ rafforzato il potere dei padroni sulle vittime.” E' tempo di ristabilire l'equilibrio.