Ali Arrass, cittadino belga nato a Melilla, Spagna, è stato arrestato ad aprile 2008 con un mandato di arresto internazionale emesso dal Marocco. Il mandato era stato emesso per via del suo coinvolgimento con un gruppo terrorista. E' stato estradato in Marocco a dicembre 2010, nonostante il fatto che, secondo i report di Amnesty International, questo paese sistematicamente torturi i sospetti terroristi.

Il Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha emesso una misura provvisoria sollecitando la Spagna ad interrompere il procedimento di estradizione fino a quando non avrà avuto il tempo di rivedere accuratamente il caso di Aarrass, ma la Spagna ha rifiutato ed è andata avanti con il procedimento di estradizione.

In una sentenza (in spagnolo) emessa il 28 agosto 2014, il Comitato per i Diritti Umani ha stabilito che le autorità spagnole non hanno valutato correttamente il rischio di tortura nei confronti di Aarrass e, estradandolo, la Spagna ha violato l'articolo 7 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, che stabilisce che "nessuno può essere sottoposto a tortura o trattamenti e pene inumani e degradanti."

La Spagna dovrà compensare Aarrass e adottare misure per monitorare efficacemente, in cooperazione con il Marocco, la sua detenzione.

Pochi mesi fa, il Comitato ONU contro la Tortura ha considerato il Marocco colpevole di tortura e maltrattamenti ad Aarrass e ha riscontrato che la sua condanna è stata il risultato di prove illegittime ottenute tramite tortura. Il Marocco ha aperto un'indagine, ma non lo ha ancora rilasciato. Il suo caso è parte della campagna globale "Stop Torture" di Amnesty International.