Technologie e Diritti

Spagna, abbandona il tuo piano ingiurioso sull'immigrazione!

Tredici organizzazioni spagnole e internazionali sui diritti umani hanno inviato un appello urgente a ONU e Consiglio d'Europa affinché premano sul governo per far cadere la riforma che legalizzerebbe il rimpatrio sommario nei paesi del Nord Africa.

by Rights International Spain

Il governo spagnolo dovrebbe far cadere immediatamente il suo piano di creare le basi legali per il rimpatrio sommario nei territori del Nord Africa, sostengono le organizzazioni per i diritti umani.

Le organizzazioni spagnole e internazionali hanno scritto all'inviato speciale delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti, François Crépeau e al Commissario per i Diritti Umani del Consiglio d'Europa, Nils Muižnieksm, sollecitandoli a fare pressioni sul governo spagnolo affinché ritiri la proposta di modifica alla legge spagnola sull'immigrazione.

Una chiara violazione della legislazione internazionale e dell'UE

“I rimpatri immediati (o “sommari”) impediscono ai richiedenti asilo di cercare la protezione di cui avrebbero bisogno e negano a tutti i migranti vari diritti,” ha scritto il gruppo. “Rimandare le persone in Marocco senza alcuna tutela procedurale è una chiara violazione della legislazione europea e internazionale sui diritti umani.”

Le lettere sono state pubblicate il 30 ottobre 2014, quando Anne Brasseur, presidente dell'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa, ha iniziato una visita di due giorni in Spagna. Brasseur ha sollecitato le autorità spagnole ad abbandonare questo deplorevole tentativo di formalizzare una pratica abusiva e ad assicurare invece pieno rispetto alle frontiere dei diritti dei migranti e dei richiedenti asilo, ha affermato il gruppo di organizzazioni.

Il Partito Popolare, al governo in Spagna, sta cercando di servirsi di una modifica alla sicurezza pubblica per introdurre disposizioni nella legge spagnola sull'immigrazione che permetterebbero i respingimenti alle frontiere di Ceuta e Melilla. Introdurre una modifica in questa fase significa che non ci sarà una valutazione dell'impatto sui diritti umani derivante dalla nuova legge.

Pratica in atto ma illegale

La modifica proposta creerebbe un'eccezione per gli agenti di frontiera nei territori di Ceuta e Melilla che potrebbero negare ai migranti e ai richiedenti asilo la tutela che spetta loro secondo la normativa vigente. Se adottata, la modifica formalizzerebbe la pratica, utilizzata ma illegale, di rimpatriare sommariamente i migranti e i richiedenti asilo in Marocco anche dopo che hanno raggiunto il territorio spagnolo. In alcuni casi la Guardia Civile Spagnola ha spesso utilizzato anche una forza eccessiva per respingere le persone.

I rimpatri automatici di questo tipo violano la legge europea, così come gli obblighi intrapresi dalla Spagna sui diritti umani internazionali e la legge sui rifugiati. In particolare, potrebbero portare a violazioni del diritto all'asilo, del divieto di tortura e altre forme di maltrattamenti, del divieto di respingimento che vieta di rimpatriare i migranti quando c'è rischio di persecuzione, del diritto a un'efficace riparazione per le vittime di violazioni di diritti umani, così come del divieto di espulsioni collettive. La Corte Europea dei Diritti Umani ha recentemente stabilito che la pratica dell'Italia di compiere rimpatri sommari dall'Italia alla Grecia impedisce agli individui di accedere alle procedure di richiesta asilo, esponendole al rischio di trattamento inumano e degradante, e violando i loro diritti ad un'efficace risarcimento e protezione contro le espulsioni collettive.

L'Alto Commissario per i Rifugiati dell'ONU ha espresso preoccupazione in merito ai programmi del governo spagnolo, sottolineando che molti di coloro che arrivano nei territori stanno fuggendo da guerre, violenza e persecuzioni in paesi come la Siria, la Repubblica Centrafricana e il Mali.

Questi i gruppi che hanno firmato le lettere: Alianza por la Solidaridad, Amnesty International, Andalucía Acoge, Asociación Pro Derechos Humanos de Andalucía, Comisión Española de Ayuda al Refugiado, European Council on Refugees and Exiles, Federación de Asociaciones de S.O.S Racismo del Estado español, Fundación Abogacía Española, Human Rights Watch, Jueces para la Democracia, Prodein, Red Acoge, e Rights International Spain.

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