Rigths International Spagna (RIS) ha presentato un report al Comitato ONU sui Diritti Umani che illustra le principali violazioni avvenute in Spagna. L'istituto esaminerà il report periodico spagnolo alla Conferenza Internazionale sui Diritti Civili e Politici nel 2015 e a seguire pubblicherà l'elenco delle questioni a cui il paese sarà chiamato a rispondere. Il documento presentato da RIS va ad aggiungersi all'elenco, poiché tratta i principali argomenti oggetto di preoccupazioni nel campo dei diritti umani e delle libertà civili.
Il report analizza la situazione in Spagna in riferimento ai vari diritti contenuti nella Convenzione. Mette in luce la mancanza di adeguate politiche contro la discriminazione razziale e di genere e tratta il persistente problema del profiling etnico da parte della polizia. Esso inoltre illustra le gravi violazioni di diritti umani che hanno luogo attraverso l'applicazione delle politiche di controllo dell'immigrazione, specialmente all'interno dei centri di detenzione per migranti e alle frontiere di Ceuta e Melilla, dove sia la legge spagnola che la legge internazionale sull'asilo politico vengono costantemente violate. Esso, inoltre, mostra come gli standard contro la tortura non siano rispettati, a causa della mancanza di un'apposita legislazione interna, di una carenza di comunicazione sugli standard e sulle politiche di una giusta detenzione e dell'insufficienza di ricerche sulle accuse di tortura. La presentazione tiene conto anche degli ostacoli che si trovano ad affrontare le vittime della guerra civile spagnola e della dittatura di Franco, oltre che delle carenze dei tribunali nel rispettare la legislazione internazionale sui diritti umani.
Il report si interroga sulle varie riforme normative imposte dal governo, affermando che esse violano gli standard internazionali sui diritti umani. La riforma sull'aborto presentata dal Ministro della Giustizia è stata criticata per il fatto di violare vari diritti contenuti nella Convenzione, come il diritto alla privacy e all'uguaglianza delle donne. Il diritto ad un giusto processo è inoltre calpestato da varie riforme legislative: sia la Legge sulle Imposte Giudiziarie che il Progetto di Legge sulla Difesa d'Ufficio determinano ostacoli economici all'accesso alla giustizia; la Legge sul Potere Giudiziario indebolisce l'indipendenza di tale potere; e la recente riforma generale della giustizia limita i diritti delle vittime di gravi violazioni di diritti umani nella ricerca della giustizia. La Riforma del Codice Penale e la Legge sulla Sicurezza Pubblica sono fortemente criticate perché criminalizzano le forme di protesta pacifiche e le libertà di espressione e di assemblea, come dichiarato dall'inviato speciale ONU sulla Libertà di Assemblea.
Mentre queste riforme vengono portate avanti, anche il diritto a prendere parte alle questioni pubbliche viene violato. Il governo sta impedendo alla società civile di intervenire nei processi di riforma usando procedimenti legislativi riservati a circostanze urgenti e straordinarie, introducento riforme di legge che sono apparentemente scollegate dai contenuti originali e negando l'accesso alla proposta legislativa, impedendo così alla società civile di analizzare queste leggi ed esprimere un'opinione e delle raccomandazioni.
RIS continuerà a seguire i vari passi dell'ispezione periodica del paese da parte del Comitato ONU sui Diritti Umani, sperando che la Spagna alla fine adempierà alle obbligazioni internazionali.