Il 26 maggio il tribunale regionale di Łódź ha confermato la condanna dello stampatore, sostenendo che il rifiuto di offrire un servizio non può essere giustificato dalle credenze personali.
Il tribunale di primo grado aveva ritenuto lo stampatore colpevole di un reato minore, ma aveva rinunciato a condannare. L'Helsinki Foundation for Human Rights ha seguito tutto il processo.
'Non intendiamo promuovere movimenti LGBT con il nostro lavoro'
Il caso riguarda la LGBT Business Forum Foundation, che voleva far stampare i suoi materiali promozionali in un negozio di Łódź.
Dopo aver ricevuto la prova di stampa dello striscione, lo stampatore ha risposto: “Mi rifiuto di produrre uno striscione dalla prova che ho ricevuto. Non intendiamo promuovere i movimenti LGBT con il nostro lavoro”.
Lo stampatore è stato accusato di aver commesso un reato minore violando l'articolo 138 del Codice Penale, che riguarda “il rifiuto intenzionale di prestare un servizio senza un motivo ragionevole”.
Nel mese di luglio 2016 il Tribunale Distrettuale di Łódź-Widzew ha emesso una sentenza penale contro lo stampatore e gli ha imposto una multa. L'imputato ha impugnato la sentenza e durante un'udienza di fronte alla corte di primo grado, nel marzo 2017 il tribunale ha giudicato lo stampatore colpevole di un reato minore.
Tuttavia, considerate le circostanze straordinarie del caso, compresa l'esperienza impeccabile di lavoro del ricorrente, il giudice si è astenuto dall'imporre la sanzione.
Giudizio della corte di appello
Il tribunale regionale ha confermato che il rifiuto dello stampatore di realizzare lo striscione fosse ingiustificato e, di conseguenza, che lo stesso si fosse rifiutato di prestare un servizio che costituiva un obbligo ai sensi del contratto. Il tribunale ha sottolineato che la sentenza era espressione del principio di uguaglianza di fronte alla legge come valore fondamentale e, in quanto tale, non ha criticato né appoggiato le credenze dell'imputato o l'orientamento LGBT.
Il tribunale ha sottolineato la necessità di mantenere l'ordine morale interno di ciascun individuo separato dall'ordine legale esterno. Nel presentare le motivazioni della sentenza, il tribunale ha sottolineato che il rifiuto di produrre lo striscione avrebbe potuto essere considerato giustificato se il suo contenuto fosse stato contrario alla legge o alla morale pubblica; tuttavia, nell'opinione della corte, una tale giustificazione non può basarsi sulle credenze individuali di uno stampatore.
Il tribunale ha stabilito che ogni persona ha il diritto di far stampare quello che vuole presso uno stampatore, di fare un ordine e di essere trattata in maniera equa, a prescindere dalla sua apparenza o dal suo orientamento sessuale.
La sentenza del tribunale regionale è definitiva. Oltre che dall'Helsinki Foundation for Human Rights, il caso è stato monitorato dai rappresentanti della Società Polacca della Legge Anti-Discriminazione e dall'Osservatorio sui Tribunali Polacco. La Campagna Contro l'Omofobia ha offerto i servizi legali alla fondazione LGBT.