Minacce sistemiche allo stato di diritto in Spagna
La crisi economica ha determinato un aumento delle persone che esercitano la libertà di assemblea. I cittadini hanno fatto molto affidamento su questo diritto fondamentale per esprimere la propria opposizione o per chiedere riforme. Con le manifestazioni si è espressa opposizione: alle misure di austerity, come i tagli alla sanità e all'istruzione; al pignoramento delle case da parte delle banche e alla vendita di prodotti finanziari tossici; alla corruzione politica e alle proposte di riforma dell'aborto. Dall'inizio della crisi (2008), il numero di manifestazioni è cresciuto del 283%.
Le proteste sono state usate anche per chiedere maggiore trasparenza e partecipazione pubblica nel processo decisionale e per opporsi alle restrizioni dei diritti di libertà di assemblea pacifica ed espressione. Queste manifestazioni pubbliche si sono tenute, tra gli altri luoghi, fuori dagli edifici governativi, dalle residenze ufficiali e dalle banche, così come fuori da abitazioni private per impedire gli sfratti. Inizialmente il governo ha cercato di limitarle e dissuadere i cittadini dalle proteste pacifiche attraverso il ricorso alle accuse penali e all'imposizione di multe. Tuttavia, le persone hanno iniziato a impugnare con successo queste misure in tribunale.
La crisi economica ha anche spinto molte persone a ricorrere ai tribunali per difendere altri diritti, per esempio il diritto alla casa per impedire gli sfratti o il diritto alla proprietà nel tentativo di recuperare i propri risparmi investiti in titoli tossici. Le richieste di sostegno legale sono cresciute notevolmente negli ultimi anni. Il governo ha reagito rendendo più difficile per gli individui accedere al tribunale per difendere i propri diritti contro le autorità e l'alta finanza. Attraverso nuove leggi si è cercato di indebolire il potere giudiziario, riducendo la sua efficacia e indipendenza e rendendo più difficile per gli individui portare i casi in tribunale, creando ostacoli finanziari, come le restrizioni al sostegno legale per far sì che meno persone possano accedere a questo servizio pubblico.
I nuovi limiti contenuti nella proposta di legge implicano che una parte considerevole della popolazione non potrà accedere al sostegno legale, sebbene essa non possa affrontare le spese giudiziarie per difendere i propri diritti. Un altro indicatore che dimostra la mancanza di sforzi del governo spagnolo per rendere il suo sistema giudiziario accessibile è costituito dal budget assegnato al sistema di sostegno legale: la Spagna spende 0.80 euro per abitante mentre la media europea si aggira sugli 8.63 euro. Negli ultimi anni, una quota compresa tra il 25 e il 35% dei cittadini è stata privata del diritto di accesso alla giustizia.
Alcune modifiche adottate nel 2015 alla legge originale non hanno risolto i problemi creati dall'introduzione delle tasse giudiziarie. Coloro che hanno pagato spese giudiziario tra il dicembre 2012 e il febbraio 2015 per proteggere i loro diritti non saranno rimborsati. Coloro che hanno perso il loro diritto ad avviare una causa perché non sono in grado di affrontare le spese giudiziarie non saranno ricompensati. Il denaro raccolto attraverso le tasse giudiziarie (approssimativamente 540 milioni di euro) non è stato destinato, in generale, al sistema della giustizia o alla fornitura di sostegno legale.
Il governo ha proposto riforme dell'Ordinamento Giudiziario e del Codice di Procedura Penale per affrontare la carenza di risorse. Tuttavia, queste misure sono troppo limitate e graduali. Sarebbero necessarie riforme ampie che ristrutturino e modernizzino il sistema giudiziario, oltre a risorse umane e finanziarie sufficienti. Infatti, il budget destinato ai tribunali (in euro per abitante) è drasticamente diminuito tra il 2010 e il 2012 (da circa 90 euro per abitante a meno di 30 euro per abitante) ed è tra i più bassi in Europa. Il budget per la giustizia ha continuato a ridursi nel 2013 (del 4,21%) e nel 2014 (del 2,13%). La Spagna è anche tra i paesi europei con il minor numero di giudici per abitanti (circa 10 giudici ogni 100,000 abitanti) e riscuote un punteggio basso sulla percezione dell'indipendenza dei giudici.
I principi e i valori UE sono minacciati in Spagna. Fai sentire la tua voce e chiedi alla Commissione Europea di intervenire immediatamente per intensificare il controllo della situazione in Spagna e effettuare una valutazione sullo stato di diritto.