In base ai risultati di un'indagine sugli istituti di assistenza ungheresi, l'Hungarian Civil Liberties Union ha predisposto, con il contributo di medici e genitori, una serie di raccomandazioni che ha presentato alle autorità sanitarie governative. I dati raccolti con l'indagine sugli istituti di assistenza ungheresi sono stati inseriti in un database pubblico.
E' possibile leggere la sintesi del Large Hospital Test, così è stata denominata l'iniziativa, sul sito di HCLU. Le proposte dell'organizzazione riguardano la tutela degli interessi dei bambini nati o ricoverati in ospedale.
Sulla base dei dati a disposizione, si può affermare che le problematiche che ostacolano il potenziamento dei diritti dei bambini nel paese sono sostanzialmente due: normative e finanziarie. La nostra organizzazione sta cercando di affrontarle tramite l'attività di monitoraggio.
Protocollo unico per le visite
Innanzitutto, HCLU chiede al segretario di stato responsabile per l'assistenza sanitaria di sviluppare un protocollo che preveda un regime unico e aperto in tema di orari delle visite. Nell'attesa che tale proposta sia pronta, chiede ai direttori responsabili dell'implementazione della normativa ospedaliera di seguire l'esempio di quegli ospedali che garantiscono visite illimitate.
La pagina web del sito HCLU sul tema aiuta a familiarizzare con queste pratiche. Le condizioni minime per garantire visite indisturbate così come il diritto alla salute sia dei pazienti che dei visitatori dovrebbero essere specificate nel protocollo. Quando si stabiliscono delle norme, è importante assicurare la priorità della scelta della madre e degli interessi del neonato, piuttosto che delle tradizioni e delle regole (modificabili).
Presenza dei genitori
Per quanto riguarda l'erogazione di assistenza ai minori, HCLU propone che gli ospedali non ostacolino la presenza di entrambi i genitori durante le terapie e l'ospedalizzazione qualora questi espressamente lo richiedano.
Oltre al cambiamento delle pratiche esistenti, tramite la previsione di ulteriori garanzie, l'organizzazione chiede al segretario di stato di avviare una modifica della legislazione, in modo da consentire ad entrambi i genitori o ad altri parenti stretti di restare con il bambino.
Per quanto riguarda la presenza dei genitori, è importante evidenziare che sedersi sul letto del bambino o su uno sgabello non possono essere considerati una sistemazione, quindi non deve essere possibile farli pagare per questo. Farli pagare significherebbe limitare il diritto dei genitori di restare vicini al proprio bambino.
Per lo stesso motivo, quando per questioni igieniche è necessario indossare un abbigliamento particolare, questo non deve essere a carico dei genitori. In generale, il sostenimento di queste spese costituisce un dovere dello stato e nell'attesa di decisioni importanti, può essere necessario ricorrere al sostegno di fondazioni che operano in ospedale.
I genitori che restano con il proprio figlio non possono essere spettatori dei processi terapeutici relegati alla passività – HCLU ritiene che gli operatori sanitari dovrebbero discutere le soluzioni più appropriate in base alle circostanze insieme ai genitori.
Compiti cruciali
L'analisi dei dati raccolti da HCLU ha portato a importanti rivelazioni e a più accurate diagnosi. I risultati suggeriscono alle autorità anche quali sono i compiti più urgenti da affrontare.
L'organizzazione chiede al Centro Nazionale per i Diritti dei Pazienti di rivedere le pratiche esistenti alla luce dei risultati dell'indagine e di fare i passi necessari per garantire le stesse condizioni in tutti gli ospedali, oltre ad assicurare che il diritto di mantenere i contatti possa essere limitato soltanto in caso di motivi sanitari (per esempio un'epidemia).
Considerando tutto questo, HCLU ritiene che l'autorità sanitaria nazionale debba prevedere specificatamente i criteri che i direttori generali devono applicare nell'apportare le modifiche ai propri regolamenti interni.
Sforzo collettivo
HCLU, da parte sua, sta portando avanti il suo lavoro: ripeterà l'indagine ad intervalli regolari, usando nuovi strumenti se necessario. Rafforzare i diritti dei bambini, garantire un'assistenza più efficace e umana, supportare il lavoro dei professionisti sanitari – sono tutti compiti importanti che richiedono uno sforzo e una partecipazione collettivi.
Chiediamo che i legislatori creino un sistema di regole più accurato e comprensivo, che stanzino dei fondi per il miglioramento delle condizioni e che il personale ospedaliero sviluppi pratiche a misura di bambino, attraverso il coinvolgimento attivo dei genitori nel processo di cura.
Abbiamo da tempo un debito con i bambini per quanto riguarda la realizzazione di obblighi internazionali – e la campagna “Sto vicino al mio bambino” di HCLU intende contribuire a rispondere a tali obblighi.