La legge, definita ‘Stop Soros’ è talmente vaga che chiunque potrebbe infrangerla in qualsiasi momento
Nell'ottobre 2018, Amnesty Ungheria ha presentato un ricorso costituzionale contro la cosiddetta legge ‘Stop Soros’, che ha criminalizzato il sostegno all'immigrazione clandestina in Ungheria. Amnesty sostiene che la riforma di legge fornisce una vaga definizione del crimine, che potrebbe applicarsi praticamente a chiunque in qualsiasi momento, creando spazio per un'attuazione imprevedibile e arbitraria della legge.
Inoltre, l'HCLU (Hungarian Civil Liberties Union) ritiene che il pacchetto di leggi sia inaccettabile e che le organizzazioni ungheresi per i diritti civili non svolgono o sostengono attività illegali, ma lavorano in conformità con le leggi ungheresi e internazionali sui rifugiati. Per quanto riguarda l'azione contro le attività illegali, la legge ungherese la prevedeva già prima che venisse approvata la legge ‘Stop Soros’. L'HCLU ritiene che organizzazioni e attivisti che offrono assistenza legale ai richiedenti asilo o che assicurano che lo stato rispetti i diritti e la dignità delle persone vulnerabili non dovrebbero essere minacciate con procedimenti penali, ma meritino piuttosto un riconoscimento.
L’unico scopo di questa legge è quello di minacciare coloro che aiutano le persone vulnerabili
"Siamo profondamente preoccupati per questa decisione della Corte costituzionale sul caso che, a nostro avviso, è chiaramente assurdo e incostituzionale. La legge ‘Stop Soros’ è un atto vago che sfugge alla definizione legale. Non ha altro scopo se non quello di minacciare con la prigione chiunque aiuti le persone vulnerabili o chi non è d'accordo con la politica illegale del governo in materia di asilo", ha detto Dávid Vig, direttore di Amnesty International Hungary, quando ha commentato la decisione della corte.
HCLU condivide la posizione di Amnesty ed esprime solidarietà alle organizzazioni colpite dalla legge ‘Stop Soros’, sostenendo che il pacchetto di leggi è solo il prossimo passo nella guerra del governo contro rifugiati, attivisti della società civile e stato di diritto in generale.