Un ricorso presentato da una donna francese impegnata in una relazione omosessuale e che chiedeva il riconoscimento del congedo di paternità è stato respinto dalla Corte Europea dei Diritti Umani (Corte EDU) di Strasburgo. La Corte ha concluso che una donna lesbica non viene discriminata se le viene negato il congedo di paternità. Per la donna tale rifiuto costituisce violazione dell'Articolo 14 (divieto di discriminazione) e dell'Articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) della Convenzione Europea dei Diritti Umani.