In seguito alla recente visita della Commissione sulle Libertà Civili del Parlamento Europeo a Malta, Sophia in 't Veld, presidente della delegazione, ha dichiarato di non aver potuto verificare quali progressi sono stati fatti nell'indagine sull'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. La In 't Veld ha aggiunto che le autorità maltesi stanno ancora vagliando varie ipotesi su chi siano i mandanti.

La delegazione ha incontrato il vice Primo Ministro maltese Christopher Fearne e i ministri della giustizia e delle finanze, Owen Bonnici ed Edward Scicluna. Hanno inoltre interrogato il procuratore generale, le autorità di polizia e i presidenti dell'authority finanziaria maltese e dell'unità di analisi dei servizi di intelligence del paese.

Hanno discusso con i giornalisti e i rappresentanti del Progetto Daphne e valutato la situazione insieme alle ONG impegnate sui temi dello stato di diritto e della lotta alla corruzione.

Scandali

Nel mese di maggio 2018, la Commissione sulle Libertà Civili (LIBE) del Parlamento Europeo ha istituito un nuovo gruppo di lavoro per monitorare la situazione dello stato di diritto e della lotta alla corruzione in tutta l'Unione Europea. Il gruppo di lavoro ha ricevuto il mandato di focalizzarsi in particolare su Malta e sulla Slovacchia, dopo che nell'ultimo anno in entrambi i paesi dell'UE sono stati assassinati giornalisti investigativi.

Il mandato del gruppo di lavoro termina a fine dicembre 2018, quando sono previste azioni specifiche. La visita a Malta è la seconda del genere sull'isola e segue l'analoga visita in Slovacchia dopo l'uccisione di Ján Kuciak e della sua fidanzata.

Sophia in 't Veld ha anche discusso dei vari scandali oggetto di indagine del gruppo di lavoro, come la presunta vendita di visti umanitari a cittadini libici, il riciclaggio di denaro attraverso le banche maltesi e il presunto coinvolgimento di rappresentanti del governo in casi di corruzione.

Il programma “Cittadinanza per gli investimenti”, che offre la cittadinanza maltese agli investitori di paesi extra-UE, non è di per sé illegale, secondo la in 't Veld, sebbene potrebbe rappresentare un passo indietro per l'UE, creando ostacoli alla libertà di movimento dentro l'area Schengen.

Oltre agli omicidi dei giornalisti

I parlamentari della Commissione LIBE hanno definito particolarmente preoccupante l'inerzia degli inquirenti nel caso di Malta, anche di fronte a prove incriminanti.

“Tutti indicano qualcun altro, per cui non è chiaro chi inizierà l'indagine sulle attività sospette: la polizia, i magistrati, o una denuncia dei cittadini. Proponiamo quindi di invitare la Commissione Venezia a Malta per valutare i sistemi in vigore oltre che la loro applicazione pratica”, ha dichiarato un europarlamentare.

Inoltre, gli eurodeputati propongono di istituire un meccanismo in grado di monitorare sistematicamente la situazione dello stato di diritto in tutti gli stati membri.

Come prossimo passo, gli europarlamentari del gruppo di lavoro stileranno un rapporto sulle loro conclusioni, che sarà presentato durante una sessione pubblica della Commissione Libertà Civili prima di essere inviato alla Conferenza dei Presidenti del Parlamento Europeo per un riesame. In ultimo, potrebbe essere proposta una bozza di risoluzione sul tema, da votarsi in sessione plenaria del Parlamento Europeo non prima di gennaio 2019.