Il 31 luglio l'Istituto di Monitoraggio dei Diritti Umani, insieme all'Ordine degli Avvocati Lituano, hanno partecipato ad una tavola rotonda sull'applicazione delle direttive dell'Unione Europea sui procedimenti penali.
Il presidente dell'Ordine degli Avvocati Lituano, Ignas Vėgėlė, ha aperto il dibattito salutando il gruppo di avvocati e sottolineando che tutte le direttive in discussione, specialmente quella sul diritto alla consulenza legale - sono importanti per i professionisti che sono direttamente coinvolti nella tutela dei diritti e interessi di una persona in sede di processo penale.
Diritti spesso non protetti nella pratica
I partecipanti hanno discusso l'implementazione nazionale delle direttive UE sul diritto alla traduzione e all'informazione nei procedimenti penali. Essi hanno inoltre preso in considerazione quali emendamenti alle leggi e alle pratiche adottate saranno necessari per implementare propriamente le direttive UE sul diritto all'accesso alla tutela legale nei processi penali, che devono essere recepite dalla legislazione lituana dal 2016.
I commenti degli avvocati e degli esperti di legge penale che hanno partecipato hanno rivelato che sebbene le direttive sul diritto alla traduzione e all'informazione siano stati formalmente recepiti dalla legge lituana, i diritti che intendono garantire non sono spesso tutelati nella pratica. I servizi di traduzione forniti agli indagati spesso sono di bassa qualità, specialmente quando riguardano linguaggi esotici raramente parlati in Lituania. Questo problema è ulteriormente aggravato dal fatto che le traduzioni non sono sottoposte ad un vero controllo di qualità, e i traduttori non hanno stabilito meccanismi di auto-regolamentazione.
Abusi procedurali e ostacoli alla difesa
Dall'altro lato, per quanto riguarda il diritto all'informazione di un indagato - o del suo avvocato - in sede processuale, la questione più critica riguarda le restrizioni poste all'accesso ai materiali delle investigazioni preliminari. Gli avvocati hanno notato che il personale delle forze dell'ordine è propenso sia a manipolare che abusare pienamente delle disposizioni procedurali, creando così ostacoli alla difesa nell'accedere ai documenti necessari.
Anche il diritto alla tutela legale è oggetto di simili criticità: sebbene tale diritto sia essenzialmente già protetto dalla legge lituana, le forze dell'ordine talvolta creano ostacoli artificiali o difficoltà per gli avvocati che cercano di mettersi in contatto con i loro clienti, o intralciano la loro possibilità di farlo in tempo.
Più di un partecipante ha sottolineato che mentre molti dei diritti tutelati dalle direttive sono stati recepiti dalla legislazione lituana, in pratica, applicare tali diritti è spesso talmente difficile che l'obiettivo di metterli al primo posto è sconfitto.
L'Istituto di Monitoraggio dei Diritti Umani e l'Ordine degli Avvocati Lituano intendono utilizzare le idee e le informazioni raccolte durante tali discussioni per preparare delle proposte di emendamenti, sia per la pratica che per la legislazione, da sottoporre alle istituzioni statali responsabili delle politiche penali.