La riforma del 23 luglio 2012 - entrata in vigore il 1 novembre 2012 - ha previsto una riduzione dell'indennità di disoccupazione sulla base di alcuni fattori tra cui i lavori precedentemente svolti e la durata dello stato di disoccupazione dell'individuo. La riduzione drastica e veloce dell'ammontare delle prestazioni, che precarizza ancora di più tutte le persone in cerca di lavoro, colpisce particolarmente le madri disoccupate con famiglia a carico [1] le cui condizioni economiche ora possono scendere ancora più velocemente al di sotto della soglia di povertà, così come quelle dei conviventi, che sono già più basse e possono essere ancora ridotte. In più, alcuni lavoratori part-time a cui tocca un assegno di reddito garantito (AGR), rischiano ora di perdere questo sostegno.
Questa riforma deve essere abrogata: la riduzione dell'indennità di disoccupazione è contraria al patto internazionale relativo ai diritti economici, sociali e culturali (art. 9 e 11), nonché agli impegni assunti dal Belgio alla CEDAW [2] (art.11), che sanciscono il diritto di tutte le persone ad una assistenza sociale così come il diritto a migliorare le proprie condizioni di vita. Questa riforma produce chiaramente un effetto di stagnazione. Inoltre conduce le persone in difficoltà verso una ancora maggiore insicurezza, che andrà a scapito soprattutto di molte donne.
Oltretutto, le conviventi e i conviventi, non sono stati risparmiati da questa riforma del 2012. Nonostante il pagamento di tasse identiche a quelle di altre categorie, queste persone, di cui la maggioranza donne, (una disoccupata su due contro un disoccupato su tre) continuano a vedere i loro diritti ridotti a causa del semplice fatto della convivenza, nel contesto di una relazione di coppia o meno: gli effetti infatti sono importi leggermente inferiori e la sospensione anticipata dell'assegnazione dell'indennità. Questa è una discriminazione indiretta nei confronti delle donne [3]. È giunto il momento di abolire lo status di convivente!
La lega dei diritti umani e l'associazione vita femminile lanciano un allarme: chiedono al Belgio di conformarsi ai propri impegni internazionali abrogando la riforma relativa alla riduzione dell'indennità di disoccupazione e sopprimendo tutte le discriminazioni in materia di assistenza sociale.
[1] Famiglia monoparentale.
[2] Convenzione sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne.
[3] come hanno riconosciuto la Commissione europea e la Corte di Giustizia della Comunità europea (causa - 229/89).