Un bambino di 18 mesi è stato allontanato dalla madre e collocato in una casa per l’infanzia dall’età di 5 mesi. L’allontanamento è stato realizzato nonostante ci fossero prove che la madre fosse in grado di accudirlo e non ci fosse alcun motivo legittimo per allontanarlo.
La Lega per i Diritti Umani, che supporta il bambino, è riuscita ad ottenere il ritiro dell’ingiunzione preliminare che aveva provocato l’allontanamento del bambino. La Lega per i Diritti Umani chiede anche un risarcimento per la sofferenza subita, che non è solo il risultato della privazione illegittima delle cure della madre, ma soprattutto è stata determinata dalla permanenza prolungata in una casa per l’infanzia.
Istituzionalizzazione dei bambini
Ormai gli esperti concordano sul fatto che l’istituzionalizzazione di un bambino così piccolo costituisce maltrattamento e ostacola il suo sviluppo in maniera seria e irreversibile. I bambini all’interno di istituti non hanno specifici educatori, il che è cruciale perché è tramite queste figure che i bambini entrano in contatto con il mondo esterno e acquisiscono il senso di sicurezza.
Anna Hofschneiderová, avvocato della Lega per i Diritti Umani ha dichiarato:
"Riteniamo che in questo caso non possiamo limitarci ad aiutare questo particolare bambino, ma tutti i bambini piccoli che si trovano in un istituto, o che corrono il rischio di andarci. Se le autorità competenti sono consapevoli del fatto che collocare bambini così piccoli in istituti costituisce maltrattamento, dovrebbero dichiarare in maniera esplicita la necessità di chiudere queste strutture e prevedere l’inammissibilità di questo tipo di misura per legge. In una recente risoluzione, il Comitato sui Diritti del Bambino ha chiesto al governo di fare questo, portando l’esempio slovacco, dove l’istituzionalizzazione dei bambini sotto i sei anni non è possibile. I bambini così piccoli dovrebbero, qualora allontanati dalle loro famiglie, essere collocati in famiglie affidatarie, in qualità di tutori.”