Umani (Corte EDU) ha condannato il Belgio per violazione dei diritti umani in un caso riguardante violenze della polizia contro due fratelli.
I fratelli Saïd e Mohamed Bouyid sono stati schiaffeggiati da poliziotti in due diverse occasioni – nel dicembre 2003 e nel febbraio 2004 – mentre si trovavano trattenuti in una stazione di polizia di Bruxelles. I fratelli hanno sporto denuncia, ma i tribunali belgi non hanno riscontrato illegalità nei comportamenti dei poliziotti. I tribunali nazionali non hanno riconosciuto la violenza fisica manifestata in segni e lividi risultanti dagli schiaffi, così come riportata dai rapporti medici e dalle testimonianze fornite dai ricorrenti.
Capovolgimento da Strasburgo
Anche il primo ricorso dei fratelli alla Corte EDU non ha avuto successo: la corte ha stabilito che non c'è stata violazione dell'articolo 3 (divieto di tortura e di pene o trattamenti inumani e degradanti) della Convenzione sui Diritti Umani.
La decisione è stata rinviata alla Grande Camera, che con la sentenza del 28 settembre ha annullato la precedente sentenza e stabilito che le azioni dei poliziotti hanno violato i diritti dei ricorrenti di cui all'articolo 3. Per la corte di Strasburgo, era inoltre evidente che la polizia avesse causato i lividi riportati e ha condannato il governo per inaccuratezza delle indagini.
La Grande Camera ha espresso preoccupazione per il fatto che le azioni della polizia siano state banalizzate dai tribunali nazionali, “... uno schiaffo inflitto da un agente di polizia ad un individuo che è sotto la sua custodia costituisce un grave attacco alla dignità dell'individuo...” Questa decisione consolida inoltre la giurisprudenza della Corte EDU riguardo all'inversione dell'onere della prova in situazioni di questo tipo.
Raccontare le violenze della polizia
La Lega Belga per i Diritti Umani (LDH) ritiene che con questa decisione il Belgio viene chiamato a combattere seriamente le violenze della polizia, che troppo spesso restano impunite. I tribunali belgi hanno spesso minimizzato la gravità delle violenze subite dalle persone in custodia della polizia e questo deve finire.
Operativo dal 2013, l'Osservatorio sulle Violenze della Polizia di LDH (OBSPOL) raccoglie le testimonianze di vittime e testimoni sul suo sito web. I fratelli Bouyid hanno utilizzato OBSPOL per portare il loro caso alla Corte Europea.
La decisione della Grande Camera sul caso Bouyid vs. Belgium (n. 23380/09) è disponibile qui.