"La proposta di modifica alla Legge sulla Corte Suprema, presentata al Parlamento dalla maggioranza di governo, è un tentativo di introdurre uno stravolgimento costituzionale al sistema di governo della Repubblica di Polonia e viola il principio della separazione dei poteri”.
Queste parole sono contenute in una dichiarazione firmata dai membri del Comitato Direttivo dell'Helsinki Foundation for Human Rights e dell'Helsinki Committee in Polonia, in risposta alle recenti proposte di modifiche legislative che metterebbero ulteriormente a rischio l'indipendenza dei giudici.
Rimossi tutti i giudici
Il 12 luglio 2017 un gruppo di parlamentari ha presentato al Parlamento un disegno di legge di modifica alla Legge sulla Corte Suprema. Una delle disposizioni più controverse del disegno stabilisce che tutti i mandati dei giudici attualmente membri della Corte Suprema verrebbero a scadere il giorno dell'entrata in vigore della modifica di legge.
Alla luce di tale disposizione, il ministro della giustizia deciderebbe poi quali giudici potrebbero restare al loro posto e quelli per cui invece il mandato sarebbe da considerarsi concluso.
"Far scadere i mandati di tutti i giudici costituzionali e attribuire al ministro della giustizia il potere di decidere da solo quali giudici possono restare al loro posto nel più importante tribunale polacco equivale ad annullare l'indipendenza della Corte Suprema. Una tale soluzione può essere applicata soltanto negli stati autoritari”, sostengono le ONG nella loro dichiarazione.
I nuovi giudici della Corte Suprema sarebbero selezionati dal Consiglio Nazionale della Magistratura polacco. La scorsa settimana il Parlamento ha approvato delle modifiche alla normativa sul Consiglio che autorizzano il Parlamento a nominare i membri del Consiglio.
Una crisi più strutturale
Alla luce di queste modifiche, la nomina di un nuovo giudice non sarebbe più possibile senza il consenso dei rappresentanti del governo, del Parlamento e del presidente che siete al Consiglio.
Inoltre, in base al disegno di Legge sulla Corte Suprema, il ministro della giustizia dovrebbe preparare lo Statuto della Corte Suprema, che disciplina le sue attività.
Secondo le ONG, “Il disegno di legge sulla Corte Suprema acuisce la crisi costituzionale in atto in Polonia dal novembre 2015. Il giorno dopo l'approvazione della modifica alla Legge sul Consiglio Nazionale della Magistratura, la maggioranza di governo ha proposto una legge che rinforza la sua influenza politica sull'amministrazione della giustizia in Polonia. Tutto questo fa sì che il diritto ad un giusto processo da parte di un tribunale imparziale diventi illusorio”.
La dichiarazione è disponibile qui.
Il ruolo della Corte Suprema
La competenza della Corte Suprema è molto ampia e questo organismo gioca un ruolo cruciale nel garantire l'indipendenza dell'intero sistema della giustizia in Polonia.
Prima di tutto, la Corte Suprema supervisiona l'attività dei tribunali di grado inferiore attraverso il “controllo giurisdizionale”. Per esempio, la Corte può adottare decisioni in cui presenta un'interpretazione di una disposizione. Una tale decisione è vincolante per tutti i tribunali.
All'inizio dell'anno, quando la Corte Costituzionale è stata sostituita dalla maggioranza di governo, il Presidente della Corte ha messo in evidenza come ora tocchi ai tribunali ordinari proteggere, implementare e interpretare la Costituzione.
In secondo luogo, la Corte Suprema conferma la validità delle elezioni del Parlamento e del Presidente.
In terzo luogo, la Corte Suprema ha il diritto di esprimere pareri sulle proposte di legge. Per esempio, nel 2016 ha espresso un'opinione molto critica sul disegno di legge sulle assemblee, che ha definito “un tentativo di violare l'ordine costituzionale della Repubblica Polacca”.
Il disegno di legge sulla Corte Suprema è stato presentato in prima lettura al Parlamento in seduta comune che, molto probabilmente, si riunirà questa settimana.