Il 26 gennaio 2023, Orsolya Reich, responsabile dell'advocacy di Liberties, ha partecipato a una conferenza ibrida su intelligenza artificiale (IA) e diritti umani, organizzata dall'organizzazione membro di Liberties, il Centro estone per i diritti umani.
Durante la conferenza, i partecipanti hanno scambiato idee sui cambiamenti sociali prevedibili e potenziali che potrebbero derivare dallo sviluppo della tecnologia. La discussione si è concentrata sulle possibili soglie e limiti dello sviluppo dell'IA, sul suo uso in guerra e da parte della polizia, sull'impatto sui diritti umani e sull'opportunità di una riforma normativa.
Reich, la responsabile dell'advocacy di Liberties, ha partecipato a una tavola rotonda sui valori umani, l'IA e i tentativi di regolamentazione da parte dei governi. Mentre gli altri partecipanti si sono mostrati generalmente scettici, se non del tutto contrari, ai tentativi dell'UE di regolamentare la tecnologia, Reich ha sostenuto che, sebbene la legge sull'intelligenza artificiale presentata dall'UE non protegga sufficientemente i nostri diritti fondamentali, il fatto che l'UE voglia regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale nelle nostre società è positivo. Reich ha sottolineato che la posizione dell'industria, che sostiene che la regolamentazione soffoca l'innovazione e che le linee guida etiche stabilite dall'industria stessa sono sufficienti a proteggere le nostre società, è totalmente falsa. Non tutte le innovazioni sono positive per le nostre società. I recenti scandali hanno dimostrato che non possiamo fidarci dell'industria e degli "utenti", cioè delle aziende e delle autorità che utilizzano i sistemi di intelligenza artificiale, per utilizzare la tecnologia in modo da non causare gravi danni.
Liberties è consapevole che l'etica ha un costo. Ma è un costo equo che l'industria deve sostenere in cambio del permesso di vendere i propri prodotti nei nostri mercati. In assenza di regolamentazione, le aziende che aderiscono a standard etici elevati sono svantaggiate rispetto ai loro concorrenti. In un mercato definito da una concorrenza spietata, questo svantaggio può allontanare coloro che agiscono in modo etico. Per risolvere questo problema è necessaria una regolamentazione rigorosa.
Tuttavia, Liberties ritiene che né la versione della Commissione europea né quella del Consiglio europeo della legge sull'IA sullo sviluppo e l'uso dei sistemi di IA si spingano abbastanza in là. Incoraggiamo vivamente il Parlamento europeo a produrre una versione che ci protegga adeguatamente dalla sorveglianza, dalla discriminazione e dal silenzio, e che consenta ai cittadini di difendere efficacemente i propri diritti. Esortiamo il Parlamento europeo a difendere con forza i diritti e gli interessi fondamentali di tutte le persone che vivono nell'UE nei prossimi triloghi e a non sacrificare i nostri diritti in nome di un'innovazione fondamentalmente falsa.
Liberties fa parte di un movimento e di una coalizione di ONG chiamata Reclaim Your Face, che si batte per un divieto (da includere nel disegno di legge sull'IA) sulla sorveglianza biometrica di massa. Per saperne di più sul movimento, clicca qui.
È possibile vedere la registrazione video della conferenza di Tallinn qui e leggere il rapporto del nostro membro Estonian Centre for Human Rights qui (in estone).
Qui potete trovare gli articoli di Liberties relativi all'IA.
