La notte del 15 ottobre, due guardie di frontiera e un poliziotto bulgari hanno scovato un gruppo di circa 50 migranti afgani nascosti sotto un ponte vicino al villaggio di Dyulevo, non lontano dal confine con la Turchia.
Rilevanti incongruenze
Il 19 ottobre, alcuni operatori del Programma Rifugiati del Bulgarian Helsinki Committee (BHC) hanno incontrato 20 dei migranti che facevano parte del gruppo quella notte. Tra di loro c'era anche il fratello dell'uomo rimasto ucciso.
Durante i colloqui, che sono avvenuti all'interno del centro di detenzione di Elhovo, BHC ha riscontrato rilevanti incongruenze tra le loro storie e la versione ufficiale dell'incidente fornita dal Ministro dell'Interno. BHC pensa sia importante condividere questa informazione con i cittadini bulgari.
Quanti poliziotti?
Il cittadino afgano ucciso si chiamava Ziahullah Vafa. Aveva appena 19 anni. Le dichiarazioni del fratello diciassettenne rilasciate a BHC con informazioni dettagliate sull'incidente sono confermate dalle interviste a tutti i membri del gruppo.
In base alle loro testimonianze, i migranti hanno unanimemente insistito sul fatto di essere stati scoperti sotto il ponte non da tre, ma da quattro o cinque poliziotti. Nessuno avrebbe opposto resistenza o si sarebbe comportato in maniera aggressiva nei confronti degli agenti. Alla vista dei poliziotti, si sarebbero dispersi in varie direzioni.
Due tiratori
Sebbene sia stato annunciato dai media che soltanto un agente avrebbe sparato un colpo di avvertimento, i migranti hanno dichiarato all'unanimità che due agenti avrebbero sparato due colpi ciascuno. A quel punto i membri del gruppo avrebbero voltato le spalle ai poliziotti, sarebbero corsi via e non sarebbero in grado di dire con certezza sei i colpi fossero rivolti a loro o in aria.
Quando Ziahullah Vafa è stato colpito da uno dei colpi ed è caduto a terra, tutti si sarebbero fermati, si sarebbero buttati a terra e lì sarebbero rimasti fino all'arrivo dei rinforzi della polizia che li ha formalmente arrestati. Tutti concordano sul fatto che durante la successiva perquisizione la polizia non ha trovato armi. Ha trovato solo oggetti personali, vestiti, telefoni e documenti.
Il Bulgarian Helsinki Committee è preoccupato delle significative differenze tra la versione originale fornita dalle autorità e quanto dichiarato dai testimoni. Questo mette in dubbio l'obiettività delle informazioni fornite ai media, così come le intenzioni delle autorità di rivelare all'opinione pubblica le circostanze effettive di questo tragico evento.