La lista dei paesi che vogliono emettere certificati di vaccinazione digitali continua a crescere. Nell'UE, Danimarca, Spagna, Italia, Portogallo, Grecia e Polonia si sono impegnati a introdurli. E l'Islanda è l'ultimo paese ad unirsi al club. Mentre si discute ancora sulla digitalizzazione, la città tedesca di Altoötting in Baviera è diventata la prima nel paese a rilasciare carte con codice QR alle persone che hanno ricevuto il vaccino.
La lobby dell'aviazione viene coinvolta
Incoraggiata dalla recente iniziativa del governo greco, l'Associazione del trasporto aereo internazionale (IATA) ha invitato i governi ad aprire la strada alla ripresa dei voli e ha svelato un piano dettagliato per i certificati di vaccinazione con una campagna di lancio. L'industria del turismo, tuttavia, è un po' divisa sulla questione. Mentre l'Organizzazione Mondiale del Turismo ha sottolineato la necessità di un'iniziativa coordinata per emettere certificati e passaporti elettronici per garantire la sicurezza dei viaggi transfrontalieri, il World Travel and Tourism Council (WTTC) ha definito i passaporti discriminatori.
L'UE non coordinerà e raffredda le aspettative
L'UE considera ancora i certificati di vaccinazione come una necessità medica e non interverrà. Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha detto che il dibattito sui certificati è arrivato "troppo presto", creando aspettative irrealistiche sul rilascio dei passaporti entro l'estate del 2021. Durante la videoconferenza con i membri del Consiglio europeo, Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione, ha aggiunto: "Più tardi, al momento giusto, dovremmo avere una discussione approfondita e un consenso tra gli Stati membri su altri possibili usi del certificato".
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