Con una risoluzione non vincolante approvata giovedì, i membri del Parlamento Europeo hanno espresso il loro sostegno a svariate modifiche volte a migliorare le politiche europee su immigrazione e e asilo.
- Ricollocazione: dopo aver approvato una proposta di emergenza il giorno prima per la ricollocazione di 40,000 richiedenti asilo tra i paesi UE, i parlamentari hanno accolto una nuova proposta per il trasferimento di emergenza di altri richiedenti asilo provenienti da Italia, Grecia e Ungheria (la Commissione propone 120,000 persone) e un meccanismo permanente di modifica delle regole di Dublino, in base alle quali il singolo stato membro è responsabile del trattamento delle richieste di asilo. I parlamentari chiedono una “sistemazione giusta e obbligatoria” e dei piani di integrazione che tengano conto delle situazioni personali e dei bisogni degli stessi richiedenti asilo. Il Parlamento dichiara la sua intenzione di andare avanti con i lavori relativi al progetto di legge “in modo da garantire che gli stati membri non ritardino le procedure di ricollocazione permanente.”
- Insediamento e visti umanitari: il Parlamento chiede anche agli stati membri di accogliere rifugiati di paesi terzi tramite un programma di accoglienza obbligatoria, e ritiene “una priorità il fatto che l'UE e gli stati membri creino degli strumenti legali per i rifugiati,” come un corridoio umanitario e dei visti. I parlamentari ritengono che sia necessario modificare il sistema europeo dei visti includendo “disposizioni comuni più specifiche sui visti umanitari” e chiedono agli stati membri di rendere possibile la richiesta di asilo presso le ambasciate e i consolati.
- Elenco comune europeo dei paesi di origine sicuri: Questo approccio non dovrebbe indebolire il principio di non respingimento e il diritto individuale all'asilo, specialmente nei confronti di persone che fanno parte di gruppi vulnerabili, si legge nella risoluzione.
- Regole per l'asilo: i parlamentari chiedono che venga adeguatamente implementato un Sistema Comune Europeo per l'Asilo, per assicurare che “standard umani coerenti” siano applicati nell'UE.
- Il Parlamento chiede “confini aperti all'interno dell'area Schengen,” sottolineando al contempo la necessità di garantire un controllo dei confini esterni.
- Anche le cause all'origine delle migrazioni devono essere affrontate e dovrebbero costituire il principale oggetto del summit di Valletta (Malta) dell'11-12 novembre. Pesanti sanzioni penali contro la tratta sono necessarie, si legge nel testo.
- Conferenza internazionale sulla crisi dei rifugiati: il Parlamento chiede alla Commissione e all'Alto Commissario per gli Affari Esteri Federica Mogherini di convocare una conferenza internazionale sulla crisi dei rifugiati, con la partecipazione dell'UE, dei suoi stati membri, delle agenzie dell'ONU, degli Stati Uniti, di importanti organizzazioni non governative internazionali e di stati arabi, con l'obiettivo di stabilire una strategia globale umanitaria comune.
I cittadini dimostrano di aderire ai valori europei
I parlamentari elogiano di sforzi delle organizzazioni della società civile e degli individui di tutta Europa che si stanno mobilitando in gran numero per accogliere e fornire aiuto ai rifugiati e ai migranti.” Tali azioni mostrano sincero attaccamento ai valori europei e sono un segnale di speranza per il futuro dell'Europa,” affermano i parlamentari.
La risoluzione è stata approvata il 10 settembre con 432 voti contro 142 contrari e 57 astenuti.