Il Whistleblower americano Edward Snowden ha criticato i suoi protettori russi sostenendo che il governo viola i diritti umani e che alcuni suoi ufficiali sono stati coinvolti in aziondi di hackeraggio sulle reti di sicurezza americane. Le critiche di Snowden, espresse in un'intervista al Financial Times, hanno definito la sorveglianza online da parte del governo sui suoi cittadini, "costosa e lesiva dei diritti individuali e collettivi." Snowden, ex operatore della CIA, vive in Russia da quando è fuggito dagli USA, nel 2013, portandosi documenti sul programma di sorveglianza di massa PRISM.