L'Italia è ancora indietro rispetto alla maggior parte dei paesi europei quando si parla di diritti LGBTI. Mentre il tanto atteso disegno di legge sulle unioni civili è finalmente in procinto di essere discusso, le organizzazioni della società civile chiedono una manifestazione nazionale per la parità di diritti.
L'Italia è l'unico paese dell'Europa occidentale in cui le coppie omosessuali non hanno ancora un riconoscimento giuridico e di conseguenza non vedono garantiti alcuni diritti fondamentali. La stessa Corte Europea dei Diritti Umani ha riconosciuto nel recente caso Oliari che lo stato italiano sta violando i diritti umani non garantendo un'adeguata tutela legale e riconoscimento giuridico alle coppie omosessuali.
Dinamite politica
Il Primo Ministro Matteo Renzi da tempo promette l'approvazione di una legge che riconosca le unioni civili, ma – siccome la questione continua ad costituire una dinamite politica in Italia – ha fatto pochi sforzi per fare dei passi in avanti da quando è al potere e continua ad affrontare una violenta opposizione sia dentro che fuori dal Parlamento.
Nel frattempo, altri attori istituzionali hanno cercato di fare dei passi in avanti per superare il persistente stato di inerzia del parlamento italiano sulla questione. Alcuni sindaci hanno registrato i matrimoni omosessuali celebrati all'estero (poi purtroppo cancellati dal Consiglio di Stato), e alcuni giudici hanno cercato di dare una qualche forma di riconoscimento giuridico ai diritti genitoriali delle coppie omosessuali.
E' tempo della parità di diritti!
Ora il tanto atteso disegno di legge sulle unioni civili sta finalmente per essere discusso in Senato. Il disegno di legge, lungi dall'essere perfetto, rappresenterebbe comunque un primo e fondamentale passo verso il riconoscimento della parità di diritti per tutti e quindi l'importanza della sua approvazione non può essere sottovalutata.
In altre parole, il momento è topico: è ora che l'Italia si svegli e faccia i conti con i diritti LGBTI. Per questo motivo, CondividiLove ha lanciato un flash mob nazionale – giustamente denominato #WakeUpItaly – che avrà luogo il 23 gennaio in oltre 80 città italiane.
Scopri dove si terrà il flash mob più vicino a te e unisciti a noi nel chiedere la parità di diritti per tutti!